LEO-A75, presentata negli Stati Uniti la molecola che in modelli pre-clinici contrasta il medulloblastoma
È stata presentata al convegno internazionale di Neuro-Oncologia a Tampa Bay (Florida-USA) la molecola LEO-A75, identificata nel 2018* dal gruppo guidato dal professor Massimo Zollo. Si tratta di una molecola in grado di inibire il processo primario e metastatico nel modello murino genetico di Medulloblastoma Gruppo 3. I ricercatori avevano, inoltre, dimostrato con esperimenti in vivo la capacità di LEO-A75 di regolare il sistema immunitario con un’azione definita di immunoregolazione, in quanto induce le cellule T ad aggredire il tumore.
In particolare, è stato presentato un abstract frutto di uno studio** CEINGE-Università Federico II in collaborazione con il team dell’Ospedale Pediatrico Santobono Pausilipon, dal titolo “A new immunomodulatory fuction of pyrido-pyrimidine derivatives to impair metastic group 3 Medulloblastoma in vivo”, pubblicato sulla rivista NeuroOncology nel volume 24 (Supplement_7).
«Questo lavoro apre la strada alla via terapeutica nell’uomo, in quanto la molecola che abbiamo identificato possiede una capacità inibitoria nei confronti del Medulloblastoma Gruppo 3 – spiega il professore Zollo –. Proprio di recente abbiamo dimostrato che essa agisce anche su cellule tumorali di Medulloblastoma Gruppo 4. Stiamo parlando di due tumori che rappresentano il 60% dei tumori identificati ad oggi e che sono i più aggressivi. Il nostro team ha dimostrato in vitro infine che con l’impiego di tale farmaco è possibile ridurre la dose di un chemioterapico di 100 volte (Vincristina) senza che il trattamento perda efficacia. Questo ultimo risultato è molto importante ed apre la strada all’utilizzo del farmaco in combinazione con altri chemioterapici ad oggi in uso post chirurgia, allo scopo di ridurre di molto la loro dose e di conseguenza la loro tossicità».
La molecola è stata nominata LEO-A75 dal nome del bambino che il professor Zollo ha conosciuto nel 2018. Il piccolo, affetto da Medulloblastoma Gruppo 3, non ce l’ha fatta.
*BRAIN 2018 - Metastatic group 3 medulloblastoma is driven by PRUNE1 targeting NME1–TGF-β–OTX2–SNAIL via PTEN inhibition