Il CEINGE in lutto per la scomparsa del Professore Filiberto Cimino
Emerito di Biochimica dell'Università italiana, Filiberto Cimino ha fondato e diretto il Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie mediche dell’Università Federico II di Napoli. E' stato Direttore del DAIMeLab - Dipartimento Assistenziale di Medicina di Laboratorio dell’AOU Federico II. È stato membro del Consiglio d'Amministrazione dell’Ateneo Federico II, membro del Consiglio di Amministrazione del CEINGE, al quale ha dato un incisivo contributo per la sua crescita e sviluppo. È stato Direttore Sanitario del Policlinico federiciano, anche nel periodo più delicato del terremoto del 1980, fronteggiando e gestendo giorno e notte l'emergenza.
Amatissimo dai Suoi studenti, Filiberto Cimino era un docente brillante, ha formato e appassionato con le sue lezioni generazioni di medici e ricercatori. Stimatissimo dai colleghi, molti dei quali Suoi ex allievi: tutti testimoniano in queste ore di commiato la Sua ineguagliabile umanità, il Suo carisma e la Sua enorme generosità. Nel mondo scientifico e accademico, come in quello familiare e amicale, Filiberto Cimino era un punto di riferimento saldo su cui si poteva sempre contare.
Tra i vari incarichi ricoperti, quello di Presidente della Società Italiana di Biochimica e Biologia Molecolare (SIB), di Vice-Presidente della SEMM- Scuola Europea di Medicina Molecolare (di cui era Presidente Umberto Veronesi) e precedentemente Componente del Comitato di Indirizzo della stessa. Inoltre, è stato Presidente del Comitato Etico dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Fondazione G. Pascale, Componente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dello stesso, Consigliere di Amministrazione di BIOGEM, Presidente di BIOGENE, il Consorzio per lo Studio e l’Applicazione della Bio-Informatica alla Genomica, Componente del Comitato Scientifico del 36° Congresso della Federazione Europea delle Società di Biochimica (FEBS) Biochemistry for Tomorrow’s Medicine. È stato membro del Comitato Etico della Federico II.
È stato Socio Ordinario dell’Accademia di Scienze Mediche e Chirurgiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti e Socio corrispondente dell’Accademia Pontaniana.
Il Suo lavoro di scienziato ha contribuito in maniera determinante all'affermazione internazionale della Scuola Biochimica Italiana, fin da quando lavorava negli Stati Uniti al NIH di Bethesda. Negli anni 1968-70, infatti, è stato Visiting Scientist nel Laboratory of Biochemistry del National Heart, Lung, and Blood Institute, NIH (Bethesda, Md., USA). Successivamente ha mantenuto collaborazioni scientifiche con il Cancer Center AMC (Denver, Col., USA), con il Department of Biochemistry, University of Missouri-Columbia, con l’European Molecular Biology Laboratory di Heidelberg (Germania), con il Laboratory of Cell Biology, National Cancer Institute, NIH (Bethesda, Md., USA).
I Suoi studi sull’invecchiamento hanno portato a risultati di grande valore scientifico. Tra questi la scoperta sul ruolo svolto da tre proteine (P21, P21 defosforilata e Retinoblastoma defosforilata) nel regolare la crescita e la replicazione delle cellule indirizzandole verso la senescenza cellulare. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti come il Premio Napoli di Medicina nel 2001. In precedenza aveva ricevuto il Premio dell’Accademia di Scienze Mediche e Chirurgiche di Napoli nel 1966; il Premio Gaetano Quagliariello nel 1993.
Il Consiglio di Amministrazione, i Ricercatori, i Collaboratori del CEINGE e il suo fondatore Franco Salvatore ne ricordano, con deferenza ed affetto, le attività svolte presso il Centro, a cui ha dato un contributo impagabile di scienziato ed umanità.