Lucia Sacchetti
già Professore Ordinario di Biochimica Clinica
Ha conseguito la Laurea in “Scienze Biologiche” nel 1972 e la Specializzazione in “Microbiologia”, presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dal 1990 al 2011 ha ricoperto il ruolo di Professore Ordinario di “Biochimica Clinica” presso l’Università di Napoli “Federico II” e di Direttore Biologo dell’Area Funzionale “Individualità Biologica” presso il Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'Azienda Ospedaliera Federico II. Dal 2008 al 2011, e in precedenza dal 2000 al 2006, ha diretto la Scuola di Specializzazione in “Biochimica Clinica” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli “Federico II”. Dal 2004 è P.I. al Centro di Ricerca CEINGE (Biotecnologie Avanzate) di Napoli. Dal 2018 è componente dell’Unità CEINGE della “Task Force Microbiome”, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Lucia Sacchetti è autore di 127 articoli originali, molti dei quali su riviste con comitato editoriale (Citazioni totali 2838; h-Index 29) e ha tenuto oltre 200 presentazioni a Congressi Nazionali ed Internazionali. Ha curato inoltre l’edizione di alcuni libri: “Medicina di laboratorio e diagnostica genetica” (ed. Sorbona, 2007); “Medicina di Laboratorio” (UTET, 1996); “Biochimica Clinica delle malattie epatobiliari” (Springer Verlag, Heidelberg, Vol.8, 1988). Il lavoro di ricerca degli ultimi anni si è concentrato, in particolare, sullo studio degli aspetti genetici, epigenetici e sul micro bioma in corso di obesità e della malattia celiaca.
1-(a) Caratterizzare il microbioma duodenale e orofaringeo mediante sequenziamento della regione 16S rRNA in una coorte di soggetti affetti da celiachia (CD) in fase attiva, a dieta senza glutine (GFD) e soggetti controllo per individuare la disbiosi CD-associata ed il suo ruolo nella patogenesi e diagnosi della celiachia. (b) Valutare il metatrascrittoma di campioni duodenali di soggetti obesi e normopeso allo scopo di mettere in luce eventuali alterazioni nell’interazione ospite-microbiota in corso di obesità e/o delle malattie associate all’obesità.
- Il microbioma nella malattia celiaca. Il nostro gruppo ha studiato il micro bioma orofaringeo nei celiaci attivi e ha trovato un aumento dei Proteobacteria e del genere Neisseria. In particolare, il profilo microbico trovato nell’orofaringe era molto simile a quello precedentemente trovato nel duodeno dei soggetti celiaci attivi (Fig. 1). I nostri risultati suggeriscono pertanto un continuum nella composizione microbica nei celiaci dalla bocca al duodeno. Per investigare se la disbiosi CD-associata precede o segue l’insorgenza della patologia intendiamo monitorare i cambiamenti del micro bioma dell’orofaringe in un gruppo a rischio per CD quale i soggetti con CD potenziale, dalla diagnosi alla malattia conclamata.
- In precedenza abbiamo riportato alterazioni metaboliche (glicolisi e fosforilazione ossidativa mitocondriale) associate all’obesità in donne gravide obese (Fig. 2) che potrebbero contribuire a predisporre la prole all’obesità nella vita adulta.L’alterazione della composizione e nel funzionamento del micro bioma intestinale potrebbe altresì avere un ruolo nell’obesità. Per esplorare tale ipotesi studieremo il micro bioma tramite NGS della regione 16S rRNA in soggetti obesi (prima dell’intervento di chirurgia bariatrica) e in soggetti normopeso, nel duodeno e nell’orofaringe. Valuteremo poi il metatrascrittoma in campioni duodenali per studiare l’espressione genica sia dell’ospite che microbico. I profili funzionali ottenuti negli obesi saranno paragonati con quelli dei soggetti normopeso con la speranza di rivelare alterazioni metaboliche cruciali nell’obesità.
In base alle specifiche competenze professionali necessarie per effettuare le sue ricerche, è solita intraprendere collaborazioni professionali con diversi colleghi entro ed al di fuori del CEINGE, tra i più frequenti collaboratori:
- Carmela Nardelli, RU
- Valeria D’Argenio, RU
- Lucio Pastore, PO
- Piero Pucci, PO
- Paola Salvatore, PO
- Francesco Salvatore, PO (CEINGE)
- Fabrizio Pasanisi, PO (Università Federico II)
- Carolina Ciacci, PO (Università di Salerno)
- Vincenzo Pilone, PA
1-Oropharyngeal microbiome evaluation highlights Neisseria abundance in active celiac patients. Iaffaldano L, Granata I, Pagliuca C, Esposito MV, Casaburi G, Salerno G, Colicchio R, Piccirillo M, Ciacci C, Del Vecchio Blanco G, Guarracino MR, Salvatore P, Salvatore F, D'Argenio V, Sacchetti L. Sci Rep. 2018 Jul 23;8(1):11047. doi: 10.1038/s41598-018-29443-1. PMID:30038321
2-Altered Bioenergetic Profile in Umbilical Cord and Amniotic Mesenchymal Stem Cells from Newborns of Obese Women. Iaffaldano L, Nardelli C, D'Alessio F, D'Argenio V, Nunziato M, Mauriello L, Procaccini C, Maruotti GM, Martinelli P, Matarese G, Pastore L, Del Vecchio L, Labruna G, Sacchetti L. Stem Cells Dev. 2018 Feb 1;27(3):199-206. doi: 10.1089/scd.2017.0198. Epub 2018 Jan 3. PMID:29205089
3-No Change in the Mucosal Gut Mycobioma Is Associated with Celiac Disease-Specific Microbiome Alteration in Adult Patients. D'Argenio V, Casaburi G, Precone V, Pagliuca C, Colicchio R, Sarnataro D, Discepolo V, Kim SM, Russo I, Del Vecchio Blanco G, Horner DS, Chiara M, Pesole G, Salvatore P, Monteleone G, Ciacci C, Caporaso GJ, Jabrì B, Salvatore F, Sacchetti L. Am J Gastroenterol. 2016 Nov;111(11):1659-1661. doi: 10.1038/ajg.2016.227. No abstract available. Erratum in: Am J Gastroenterol. 2017 Jan;112(1):193. PMID:27808136
4-Metagenomics Reveals Dysbiosis and a Potentially Pathogenic N. flavescens Strain in Duodenum of Adult Celiac Patients. D'Argenio V, Casaburi G, Precone V, Pagliuca C, Colicchio R, Sarnataro D, Discepolo V, Kim SM, Russo I, Del Vecchio Blanco G, Horner DS, Chiara M, Pesole G, Salvatore P, Monteleone G, Ciacci C, Caporaso GJ, Jabrì B, Salvatore F, Sacchetti L. Am J Gastroenterol. 2016 Jun;111(6):879-90. doi: 10.1038/ajg.2016.95. Epub 2016 Apr 5. PMID:27045926
5-Proteome analysis of human amniotic mesenchymal stem cells (hA-MSCs) reveals impaired antioxidant ability, cytoskeleton and metabolic functionality in maternal obesity. Capobianco V, Caterino M, Iaffaldano L, Nardelli C, Sirico A, Del Vecchio L, Martinelli P, Pastore L, Pucci P, Sacchetti L. Sci Rep. 2016 Apr 29;6:25270. doi: 10.1038/srep25270. PMID:27125468