Anemia emolitica rara, al via il primo Educational Program dell'ERN
Si terrà dal 20 al 22 luglio 2022 presso l'Health Care Provider AOU Federico II, il primo Educational Program sull'Anemia Emolitica Rara nei Laboratori organizzato dall’ERN-EuroBloodNet, la Rete di Riferimento Europea sulle Patologie Ematologiche Rare riconosciuta alla Commissione Europea.
L’evento formativo dedicato alle malattie rare del sangue è rivolto al personale ospedaliero che partecipando potrà, tra l’altro, acquisire crediti ECM in Ematologia.
Dalla teoria alla clinica alla pratica di laboratorio, dal fenotipo al genotipo delle anemie emolitiche ereditarie e dei difetti del metabolismo del ferro: la tre giorni di formazione riguarderà i difetti della membrana dei globuli rossi, le anemie diseritropoietiche congenite, i difetti enzimatici, le anemie da carenza di ferro, le emocromatosi, le anemie sideroblastiche e le eritrocitosi.
Il programma, coordinato dal professor Achille Iolascon, vedrà come insegnanti i professori Roberta Russo, Immacolata Andolfo, Mario Capasso, Michele Pinelli e le dottoresse Barbara Rosato Eleni e Roberta Marra.
La ERN-EuroBloodNet è il risultato del lavoro congiunto svolto dalla società scientifica che riunisce gli ematologi europei (European Hematology Association o EHA), dalla Rete Europea sulle Anemie Rare e Congenite (ENERCA), e dai gruppi europei di rappresentanza dei pazienti (European Patient Advocacy groups - ePAGs).
La ERN-EuroBloodNet è una rete di collaborazione che unisce gli individui e le istituzioni impegnate a migliorare i servizi di assistenza sanitaria nell’ambito delle malattie ematologiche rare. Questa rete di fornitori di servizi sanitari (Health Care Providers o HPCs) comprende 66 HPCs presenti in 15 Stati Membri dell’Unione Europea, per lo più rappresentati da Ospedali dotati di centri di alta specializzazione riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
EuroBloodNet, con l'esperienza maturata grazie a EHA ed ENERCA, cerca di garantire che i cittadini europei affetti da RHD beneficino dello stesso livello di assistenza altamente specializzata, migliorando così la loro qualità di vita complessiva e riducendo le disuguaglianze in tutta Europa sull'accesso all’assistenza sanitaria, indipendentemente dal paese di origine del paziente o dal paese dove viene erogata la prestazione.