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News - 18/06/2024

Buonissimi 2024, premiata per la ricerca in Oncologia Pediatrica una giovane ricercatrice del CEINGE

Ha svelato il ruolo funzionale del DNA non codificante, un tempo considerato DNA spazzatura, identificando mutazioni che alterano geni chiave e aprendo nuove strade terapeutiche. Annalaura Montella, giovane ricercatrice del gruppo guidato dai professori Mario Capasso e Achille Iolascon, ha vinto il Premio “Franco Ricciardi” per la ricerca in Oncologia Pediatrica nell’ambito di Buonissimi 2024, la kermesse culinaria di beneficenza che ogni anno raccoglie fondi a sostegno della ricerca.  La dottoressa Montella, dottoranda del Dipartimento di Medicina Molecolare della Federico II, ha utilizzato tecniche di ingegneria genetica per simulare le mutazioni trovate in modelli cellulari, validando così le sue scoperte e offrendo nuove speranze per cure più efficaci.

“La sua dedizione, innovazione e capacità di tradurre scoperte scientifiche in applicazioni cliniche rappresentano un esempio di eccellenza e impegno nella lotta contro il cancro”, si legge nella motivazione del Premio, che Annalaura Montella ha ricevuto in consegna dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, testimonial di eccezione dell’edizione di Buonissimi di quest’anno.

I risultati pioneristici degli studi di Annalaura Montella sono stati pubblicati su prestigiose riviste come Cancer Research, e altri sono attualmente in fase di revisione presso Molecular Oncology, promettendo di continuare a ridefinire il panorama della ricerca oncologica.

A Buonissimi 2024, evento ideato da Paola Pignataro e Silvana Tortorella e organizzato con il sostegno di OPEN dall’Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma, che si è svolto il 17 giugno nella splendida cornice del Porto di Marina d’Arechi a Salerno, ha preso parte anche Mario Capasso: «Abbiamo dato vita ad un nuovo progetto che si chiama Editor – annuncia il prof. Capasso –: vogliamo utilizzare l’ingegneria genetica per replicare le mutazioni che troviamo nei pazienti in laboratorio e quindi testare su queste cellule nuovi farmaci bersaglio. Il nostro obiettivo infatti è quello di percorrere e sviluppare la medicina di precisione. Per fare questo abbiamo bisogno di fondi, di donazioni. La ricerca ha dei costi importanti, le piattaforme tecnologiche sono costose».

Alessandra Buono